Domande frequenti
Impianto dentale
Le tappe degli impianti dentali? Quali sono le tappe dell’intervento?
Gli impianti dentali comportano tre fasi. Il primo passo è la visita e la pianificazione dell’intervento. Il secondo passo è la tappa chirurgica: inserimento dell’impianto dentale nell’osso. L'ultimo passo è la tappa protesica quando il dente è fissato sull’impianto dentale.
Quali indicazioni e controindicazioni hanno gli impianti dentali?
Gli impianti dentali sono indicati quando mancano uno o più denti. Le controindicazioni sono legate principalmente alle condizioni sistemiche di rischio (malattie diverse: diabete, osteoporosi, ecc.).
Cosa succede se non ho abbastanza osso?
Esistono più alternative per fare addizione ossea, tramite quale si ricostruisce il livello osseo idoneo per uno o più impianti dentali.
Ho inserito un impianto dentale altrove, e voglio finire il lavoro presso la vostra clinica. E' possibile?
Certo. Abbiamo bisogno di sapere il tipo d’impianto dentale è stato utilizzato e le dimensioni. Queste informazioni si possono ottenere dal proprio medico che ha eseguito l’ intervento chirurgico.
I miei denti nuovi appariranno come quelli naturali?
Quando gli impianti dentali vengono utilizzati in combinazione con la moderna odontoiatria protesica, l’aspetto, il comfort e la funzionalità molto probabilmente supereranno le vostre aspettative.
Sarò in grado di masticare con la stessa forza ed energia utilizzate con i miei denti naturali?
Sì. Dopo un breve periodo di adattamento, la masticazione sarà paragonabile a quella dei denti naturali.
Che materiali vengono utilizzati per i lavori?
I materiali utilizzati sono tutti provenienti dalla Svizzera, Germania, Italia, Francia ed Israele.
L’età avanzata rappresenta un problema?
Questo tipo di intervento può essere affrontato da tutti i pazienti. Per chi soffre di diabete oppure di anemia servono delle cure particolari, però non è sconsigliato come trattamento. Il consumo di tabacco aumenta il rischio di insuccesso del 8%.
Quanto dura l’intervento di implantologia?
Dipende dalla complessità dell’intervento: da 30 minuti ad alcune ore se si devono posizionare numerosi impianti in casi più complessi.
Dopo l’intervento devo rimanere senza denti? Per quanto tempo?
No. Di solito Va fatta una protesi provvisoria, che permette di comportarsi in modo naturale (mangiare, sorridere, ecc).
L’intervento è doloroso?
Assolutamente no; al paziente viene fatta l’anestesia locale con sedazione (cioè sarete svegli ma rilassati e insensibili al dolore).
Quante volte devo venire in Romania per un lavoro di protesi su impianti?
Dipende dal nr. di impianti che vanno inseriti. Sarà la cura del medico specialista di informare il paziente quando si fa la valutazione del lavoro sui tempi che occorrono (di solito 2 volte).
Devo dare un acconto alla prenotazione?
Tutti i pagamenti vanno fatti direttamente alla clinica.
Trattamento canalare
Quanto tempo dura un trattamento endodontico?
A seconda della complessità del caso, il trattamento endodontico può durare da 1 ora a 2 ore. I casi con alta difficoltà si curano in due sedute.
È doloroso il trattamento canalare?
L'intervento viene eseguito sotto anestesia, quindi è completamente in doloroso. Dopo l'intervento il dente può avere una sensibilità leggera che scomparirà in tre giorni.
Esiste sensibilità postoperatoria dopo aver eseguito un trattamento canalare?
Sì, dopo un trattamento canalare può rimanere una leggera sensibilità quando si morde con il dente trattato, ma scompare in tre giorni.
Che altro devo sapere sul trattamento canalare?
Le radiografie prima e dopo il trattamento canalare/ endodontico sono essenziali. La prima radiografia ha il ruolo di diagnosi e le altre sono per vedere l'evoluzione della guarigione. Per le infezioni gravi si faranno delle radiografie dopo aver finito in trattamento endodontico per vedere la rigenerazione ossea dopo l’infezione (radiografia a 6 mesi, 1 anno e 2 anni).
Quale opzione ho se l’infezione non si può trattare con la cura canalare sotto microscopio?
In questo caso, l' unica possibilità è la resezione apicale .
Sbiancamento dei denti
Lo sbiancamento può danneggiare i miei denti?
No, perché il trattamento è minimamente invasivo e viene eseguito sotto la supervisione di uno specialista, lo sbiancamento ZOOM non danneggia la salute dei denti.
Quanto dura la procedura?
Lo sbiancamento dura circa un'ora. Prima è necessario fare una pulizia dei denti professionale.
Le otturazioni e le corone si sbiancheranno dopo il trattamento?
Se avete otturazioni o coronale nella zona frontale, lo sbiancamento non è raccomandato perché non si sbiancheranno e il risultato sarà sgradevole.
Quanto dura l'effetto dello sbiancamento?
Per ottenere risultati i migliori risultati sono raccomandati un’igiene orale rigorosa, seguita da una pulizia professionale ogni sei mesi e riannunciare alle abitudini che possono causare la colorazione dei denti.
Lo sbiancamento è doloroso ?
La procedura è completamente non dolorosa. Dopo aver eseguito lo sbiancamento può comparire una leggera sensibilità che sparirà entro 24 ore.
Che altre alternative ho allo sbiancamento dei denti?
Le faccette ceramiche sono un’alternativa permanente per cambiare il colore dei denti.
Faccette dentali
Di quante faccette ho bisogno per un nuovo sorriso?
A seconda di quanto ampio è il sorriso, di solito 8 o 10 faccette dentali.
Cambiano colore in tempo?
No. Il colore dei denti ottenuto con le faccette ceramiche è permanente.
Come posso prendermi cura delle mie faccette?
Le faccette vanno gestite come se fossero dei denti normali.
Vanno spazzolate quotidianamente dopo i pasti con un movimento gentile dello spazzolino verso il basso, movimento che non dovrà essere traumatico per la gengiva per evitare retrazioni gengivali.
Anche con la presenza di faccette è necessario utilizzare quotidianamente (meglio la sera prima di coricarsi) il filo interdentale, prestando particolare attenzione al bordo gengivale.
Per prevenire danni o fratture alle faccette evitare di addentare cibi od oggetti troppo duri (es. ghiaccio, etc).
I denti con faccette, come tutti gli altri denti, richiedono controlli regolari normalmente ogni sei mesi), che, associati ad una scrupolosa igiene orale, oltre a mantenere sani denti e gengive, permettono alle vostre faccette di durare il più a lungo possibile.
Parodontite
È possibile che io soffra di piorrea, benché io non senta alcun disturbo?
Al contrario di altre patologie, la parodontite decorre, per lo più, in maniera asintomatica, cioè essa non causa sintomi dolorosi o vistosi. Spesso ci sono, però, segni poco caratteristici come il sanguinamento gengivale. Ma non si tratta di sintomi affidabili. Nei fumatori, per esempio, delle volte, la ridotta irrorazione sanguigna fa sì che le gengive non sanguinino neppure in caso di grave piorrea. La malattia parodontale può diventare dolorosa soltanto allo stadio avanzato, quando si possono formare ascessi. Anche la mobilità dei denti può causare dolori alla masticazione.
Posso avere la piorrea nonostante io non presenti segni visibili di recessione gengivale?
La parodontite porta alla distruzione dell'apparato di sostegno del dente, cioè di osso, fibre e gengiva. I tessuti gonfi dovuti alla infiammazione possono, però, mascherare questo processo cronico che diventa visibile soltanto quando è già molto progredito.
La cura della piorrea è molto dolorosa? Ho sentito parlare di grossi interventi.
Tutte le terapie parodontali, dalla fase iniziale alla chirurgia, sono eseguite sotto anestesia locale e in modo assolutamente indolore. Grazie alle moderne tecnologie, oggi in molti casi possiamo fare a meno di interventi chirurgici.
Ho spesso l'alito cattivo. Può avere a che fare con la piorrea?
In più del 80 per cento dei casi l'alitosi (l'alito cattivo) deriva dal cavo orale. La malattia parodontale gioca un ruolo determinante in questo contesto, in quanto i batteri nelle tasche parodontali emettono dei gas solforici maleodoranti. I pazienti che soffrono d'alitosi dovrebbero perciò consultare dapprima il medico dentista.



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